Apertura stagionale a Montecarlo con Brazzoli-Beltrame

MONTECARLO (Principato di Monaco) – Ormai è diventata una tradizione.
Aspettare il mese di gennaio per leggere l’elenco iscritti del Rallye di Montecarlo, giunto quest’anno alla sua 86° edizione, e cercare fra i nomi che affrontano le strade (probabilmente ghiacciate) delle montagne alle spalle della Costa Azzurra quello di Enrico Brazzoli, portabandiera del Winners Rally Team sulle prove speciali iridate. “Non vedo l’ora che arrivi lunedì 22 gennaio quando inizieranno le ricognizioni sui 388 chilometri di prove speciali della gara monegasca che affronterò per la terza volta in carriera come pilota, dopo averlo disputato due volte come navigatore fra le moderne (la prima nel 1994 con Roberto Gazzola sulla Delta Integrale del Team Astra, ritiro per uscita di strada e nel 2000 con una Mitsubishi Lancer a fianco di Marco Menegatto, titolare della Lineltex che era il principale sponsor della manifestazione) e tre volte fra le storiche” afferma con entusiasmo il pilota saluzzese. La gara d’inizio del Campionato Mondiale Rally 2018 porterà una piccola rivoluzione a bordo della Peugeot 208 R2 di Brazzoli. “A Montecarlo esordirà al mio fianco Luca Beltrame, 41enne navigatore di Tortona che vanta oltre 200 presenze come co-pilota, compreso il Rallye di Montecarlo 2017 e numerose presenze di gare internazionali. Ci siamo conosciuti molti anni fa quando eravamo avversari nel mondo delle storiche con le Porsche e lui dettava le note a Pierangelo Rossi. Allora ci eravamo detti che un giorno avremmo corso insieme e l’occasione è arrivata”. Il resto della squadra è ampiamente riconfermato. Per il terzo anno (e dodicesima gara) l’arma di Enrico Brazzoli sarà la Peugeot 208 R2 gommata Michelin, gestita come nelle precedenti occasioni dalla Vieffecorse di Brescia guidata a livello tecnico da Roberto Buratti, mentre a livello sportivo al timone ci sarà Aldo Malchiodi. “E ovviamente la scuderia sarà il Winners Rally Team, formazione con cui collaboro da sette anni, praticamente dal momento della sua nascita”. Il Rallye Montecarlo rappresenta la sfida forse più accattivante della stagione. “È la terza volta che disputo il Montecarlo da pilota e il primo obiettivo è migliorare il risultato ottenuto nel 2016, quando chiusi 34esimo assoluto, terzo di WRC3, nonostante avessimo perso sei minuti per una foratura. Il fascino di questa gara sta nelle difficoltà che propone a ogni metro del suo percorso. Si passa nella stessa giornata da una vallata all’altra e le condizioni meteorologiche cambiano repentinamente come spesso capita in montagna. Non è inusuale ritrovarsi a guidare con le gomme chiodate su asfalto completamente asciutto e non per errore di valutazione, ma semplicemente perché il compromesso tattico ha suggerito quella scelta. Infatti, appena svoltato l’angolo, l’asfalto è coperto da una bella lastra di ghiaccio e allora le chiodate servono. Eccome”. E poi ci vuole un pizzico, o anche qualcosa in più, di fortuna. “Lo scorso anno non era la nostra annata. Già nella prima prova regolarmente disputata abbiamo perso 3 muniti per un problema elettrico. Stavamo recuperando, siglando per ben tre volte il terzo tempo di categoria, quando siamo finiti fuori strada nella nona prova speciale. Il giorno dopo siamo ripartiti con il SuperRally, ma ci siamo nuovamente innevati. Contro il destino non ci si può fare nulla”. Fondamentale per una buona riuscita della gara è poter contare su un team di ricognitori con cui ci sia un perfetto affiatamento. “Di meglio non potrei pretendere. Avremo il mio concittadino Roberto Rissone alla guida e Mario Trolese che valuterà ogni placca di ghiaccio per darci i consigli appropriati”. Per la quarta stagione impegnato nel mondiale rally, il pilota piemontese si prefigge obiettivi ambiziosi, ma raggiungibili: “Innanzi tutto bisogna sottolineare che mi ritrovo a 52 anni a confrontarmi con ragazzini che fanno di tutto per mettersi in mostra e scalare i vertici della specialità. La Classe WRC3 è una splendida vetrina per chi ha ambizioni di diventare un professionista del volante. Per noi la situazione è diversa. Innanzi tutto vogliamo divertirci in gare appassionanti, che sono le stelle del mondiale. Ma gareggeremo come sempre mettendoci il massimo impegno e serietà, cercando di ottenere il miglior risultato possibile. L’obiettivo è migliorare il risultato dello scorso anno quando chiudemmo settimi di categoria WRC3, che rappresentava già un miglioramento rispetto all’11° posto della stagione precedente. Ci piacerebbe chiudere l’annata fra i primi cinque di classe. Abbiamo già programmato la stagione che ci vedrà impegnati a Montecarlo (26-28 gennaio), Rally d’Italia (8-10 giugno), Adac Rallye Deutschland (Germania, 17-19 agosto), Wales Rallye GB (Galles, 5-10 ottobre) e Rally RACC Catalunya (Spagna, 26-28 ottobre). Stiamo lavorando per aggiungere una sesta partecipazione che dovrebbe essere il Tour de Corse (Corsica, 6-8 aprile)”. E una gara in Italia? “Oltre alla prova italiana del mondiale potrebbe esserci una sortita con le storiche come ai vecchi tempi. Con una macchina di punta per cercare di essere al vertice della classifica di una delle gare più prestigiose del Campionato Italiano Rally Auto Storiche”. L’86 esima edizione del Rallye Montecarlo si svolgerà fra lunedì 22 e domenica 28 gennaio. I primi tre giorni sono dedicati alle ricognizioni del percorso, mentre nel pomeriggio di mercoledì 24 si svolgerà a Gap lo Shake Down. Il via della gara avverrà come di consueto nella piazza del Casinò di Montecarlo giovedì 25 a partire dalle ore 17,50. I concorrenti affronteranno un lungo trasferimento di ben 192 km per portarsi allo start della prima prova speciale, la classica Sisteron (36,69 km cronometrati), affrontata alla luce dei fari dalle ore 21,40, cui seguirà la Bayons-Breziers (25.49 km) prima del riposo notturno. Venerdì 26 gennaio si disputeranno tre prove cronometrate, ripetute due volte, mentre sono cinque le prove speciali in programma sabato. Domenica 28 gennaio le prove speciali sono quattro con il doppio passaggio sul Col de Turini, per chiudere alle ore 13,58 nello sfavillio di Montecarlo, per salutare vincitori e sopravvissuti ai 1642 km di percorso suddivisi in 17 prove speciali per un totale di 388,59 km cronometrati.

Fonte: http://www.winnersrallyteam.com/comunicati